Distacco intempestivo della placenta normalmente inserita


Il distacco si definisce prematuro se avviene durante il terzo trimestre e precoce se avviene durante il travaglio.

Eziopatogenesi

Il distacco placentare è dovuto ad una fragilità vasale conseguente a sbalzi pressori che superano il limite di elasticità vasale.
I fattori predisponenti sono molteplici tra cui annoveriamo le cause ipertensive ,indotte dalla gravidanza e preesistenti alla gravidanza, cause che determinano brusche riduzioni della superficie di impianto placentare, per esempio nei parti gemellari dopo l’espulsione del primo feto, cause traumatiche, cause che determinano abnorme deplezione ematica nel distretto utero placentare, iperemia attiva da sforzi eccessivi, iperemia passiva da torsione dell’utero gravidico o compressione della vena cava, cause anatomiche localicome alterazioni della mucosa e alterazioni del miometrio, cause generali come abnorme fragilità vasale, malattie infettive e intossicazioni professionali ).

Sintomatologia

È sfumata nei distacchi parziali, grave nei distacchi totali. Dolore di tipo infartuale, polso frequente e piccolo, funzionalità renale ridotta, emorragia esterna, utero aumentato di volume, palpazione dolente, segmento uterino inferiore disteso e protrudente.

Terapia

Nelle forme lievi si osserva un atteggiamento conservativo con sorveglianza delle condizioni fetali, nelle forme medie occorre accelerare lo svuotamento dell’utero e quando possibile amnioressi e ossitocinici. Nelle forme gravi la terapia è il taglio cesareo e in caso di estesa apoplessia utero-placentare, se dopo l’estrazione del feto persiste il sanguinamento si può isterectomizzare.
In caso di morte fetale, il parto dovrà avvenire per via vaginale perché i disturbi della coagulazione possono rendere difficoltosa l’emostasi durante il parto cesareo. La terapia trasfusionale deve essere pronta e vigorosa. ( Xagena2010 )



Gyne2010



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